Settore alimentare: come risparmiare energia elettrica

7 consigli per ottimizzare il consumo di energia elettrica nel settore alimentare

Capire come risparmiare energia elettrica nel settore alimentare è una delle sfide più impegnative per gli esercenti della categoria, considerata ad ampio raggio e comprendente tutte le attività del ramo food. Il consumo energetico di ristoranti e bar, per fare un esempio, è mediamente superiore di circa dieci volte rispetto a quello di una famiglia. Questo è quanto emerso da uno studio della Federazione italiana pubblici esercizi (FIPE).

Il settore alimentare, che è da sempre uno dei più energivori, presenta dunque grandi margini di efficienza energetica. Risparmiare energia elettrica è un’operazione che richiede a monte un’attenta analisi dei consumi energetici di un’attività. Le fasi di preparazione e cottura tramite macchine alimentari nonché quelle di trattamento e conservazione degli alimenti richiedono un vasto consumo di energia sia termica (acqua e/o vapore) che elettrica.

Questo per quanto riguarda l’industria alimentare. Riguardo al settore Horeca, che comprende le attività della ristorazione, i bar e gli alberghi, a far impennare i consumi energetici contribuiscono lavastoviglie, frigoriferi, celle, forni e macchine per l’espresso. Tutto ciò incide in maniera pesante sui costi produttivi, per cui diventa prioritario per le imprese trovare delle buone soluzioni per risparmiare energia elettrica.

Energia, stop agli sprechi!

Una buona guida pratica in tal senso, vantaggiosa tanto per le PMI quanto per i privati, è rappresentata indubbiamente dal mio libro “Dottor Energia”, uscito lo scorso 24 marzo e pubblicato da Bruno Editore. Il testo illustra il metodo M.U.S.I.C. (acronimo di Metodo Unico Servizi Imprese e Cittadini), ideato per aiutare imprese e famiglie a capire come risparmiare energia elettrica ed eliminare gli sprechi. Naturalmente, per centrare l’obiettivo, occorre sempre partire da una “fotografia” preliminare dei propri consumi energetici.

 

Nel settore alimentare tali consumi sono aumentati in modo esponenziale negli ultimi anni. Dalla clientela è arrivata una crescente richiesta di comfort e ciò si è tradotto in una serie di investimenti necessari per ammodernare le strutture della categoria. L’utilizzo di cucine altamente tecnologiche e di nuovi impianti di condizionamento ha finito per pesare in modo massiccio sui consumi energetici delle attività del settore.

 

Portando più nel dettaglio la nostra analisi, si capisce facilmente come per i ristoranti i macchinari più energivori siano lavastoviglie, frigoriferi, celle frigorifere e forni elettrici. Nei bar i maggiori consumi energetici sono causati dalle macchine per espresso e dai banconi refrigeranti per gelateria. Negli alberghi, invece, a determinare un forte consumo di energia sono gli impianti di climatizzazione e ricircolo dell’aria, senza trascurare la forte incidenza dell’illuminazione (fattore che interessa meno, invece, ristoranti e bar).

7 consigli utili per risparmiare energia

Arriviamo, quindi, al nocciolo del discorso, ovvero come risparmiare energia elettrica nel settore alimentare. Vediamo assieme alcune delle azioni più efficaci all’insegna dell’efficienza energetica che possono intraprendere i titolari delle attività in questione. Di seguito riportiamo un sintetico elenco per punti, in modo da illustrare nel concreto come tagliare in maniera netta la spesa energetica.

1. Installazione di apparecchi di monitoraggio dei consumi: il primo, fondamentale step per capire le abitudini di consumo nella propria struttura.

2. Utilizzo di macchinari con etichetta energetica: si consiglia di scegliere celle frigorifere, forni e lavastoviglie di classe alta per avere bassi consumi.

3. Utilizzo di motori elettrici ad alta efficienza: un’operazione che rende necessario cambiare solo il gruppo motore da cui trae origine il consumo e non l’intero impianto.

4. Installazione di sensori per lo spegnimento degli impianti di condizionamento: lo spegnimento avviene meccanicamente in caso di apertura di una finestra.

5. Isolamento ad involucro dell’edificio: l’aggiunta di un cappotto a tenuta termica permette una riduzione significativa dei consumi legati alla climatizzazione.

6. Installazione di una caldaia a condensazione: altra operazione che permette di abbattere consumi e costi raggiungendo un alto livello di efficienza energetica.

7. Scelta di contratti su misura: un cambiamento di piano tariffario può consentire un notevole taglio della spesa annua per l’energia.

Riguardo a quest’ultimo punto, occorre un’ulteriore riflessione. È possibile che tu non abbia la tariffa più conveniente per la tua attività, per cui è consigliabile scandagliare il mercato alla ricerca dell’offerta più adatta al proprio profilo di consumo. Vuoi sapere come fare per andare a colpo sicuro e scegliere il contratto e l’operatore giusti per te?

Passa all’azione con Dottor Energia!

Niente di più semplice, basta contattare Dottor Energia e prenotare una consulenza personalizzata. Il mio team è a disposizione, previo appuntamento, per stilare una precisa diagnosi dei consumi di un’attività e proporre le migliori soluzioni possibili all’insegna dell’efficientamento energetico. Un’occasione da cogliere al volo, prenota subito cliccando sull’area contatti del nostro sito!

E non finisce qui, perché puoi avere sempre a portata di mano il mio libro “Dottor Energia”, disponibile gratuitamente in formato digitale oppure acquistabile in formato cartaceo (pagando soltanto le spese di spedizione) tramite il sito. Una comoda guida, in cui viene spiegato con un linguaggio comprensibile a tutti come scegliere il fornitore più adatto, come calcolare il proprio fabbisogno energetico e come orientarsi al meglio tra le varie offerte presenti sul mercato. Il tutto all’insegna della sostenibilità e del rispetto per l’ambiente.

La tua svolta energetica grazie a Dottor Energia.

Seguici sui nostri canali social